Cari amici del colera, ma soprattutto amiche del colera,

eccoci arrivati ad un momento molto importante della nostra esistenza.

Ebbene sì, dopo lunghi anni di onorata carriera, l'appartamento più coleroso della Terra è stato abbandonato dai colerosi, per trasformarsi in seria abitazione e quindi non più consona al nostro rango.

Si è reso così necessario un cambio repentineo di ubicazione, alla ricerca della tana ideale per quel che è rimasto del colera, visti i recenti abbandoni per emancipazione dovuta alla ricerca del prezioso e tanto ambito pezzo di carta.

La ricerca è stata lunga e dura in quanto pochi volevano affittare il loro appartamento a persone del nostro calibro, così attente all'arredamento ed al rispetto dei vicini.

Con questa mini-serie di fotoromanzi vogliamo mettervi al corrente delle scelte effettuate, consci di quanti, vicini e lontani, restano comunque colerosi dentro, porteranno con loro questo modo di vivere e vogliono seguire da vicino le vicissitudini di quelli che, per motivi diversi, sono rimasti ancora a lottare contro quel mostro chiamato UNIVERSITA'.

Buon divertimento:

P.S.

Questo fotoromanzo è completamente interattivo, per cui potete in qualunque momento cambiare il percorso della storia a vostro piacimento, in modo da essere il più esplicativi possibile.

P.S. II

Ogni riferimento a persone, fatti, strafatti, ubriaconi e cazzate varie è puramente voluto e reale... questa è REAL TV!COLERA

1° puntata

LA PARTENZA

Un Buongiorno a voi e un buongiorno a me.

La partenza da Pescara (Caput Mundi) è al solito alle 08:50 con l'espresso per Bologna; ultimo vagone per stare + colerosi possibile.

Il viaggio è sempre il solito, a parte il fatto che sul treno appare Letizia, che con sorriso ciavaio (cioè con la mandibola leggermente protuberante e naso aquilino che quasi si toccano in un punto di discontinuità di prima specie [il riccio non può essere pettinato]) ti saluta "Cciaaaaoooooo, come va? Io ed Ettore compriamo la casa!". ECCCNF??? (E Che Cazzo Ce Ne Frega?).

Fortunatamente non mi rompe le palle poi tanto e arriviamo IN Ancona che si volatilizza. OLE'.

A questo punto il dubbio mi assale: "DDo cazz' dinga da ji??? L' 1/4? Lu 4? Lu 4 sbarrat'? NOOOOO, pozz' jie a ppite!!!"

Attraverso tutto Via G. Bruno e mi sembra che ngi so' mai passat' prima.... E' vero, mi sa che è la prima volta che le faccie a ppite.

Ed ecco che al secondo semaforo, come per incanto, mi si apre la piazza più abberrannte ( i rafforzativi sono voluti, cafo'!) che ci scta'...: Piazza Ugo Bassi (ma poi chi cazzo era sto Ugo Bassi, il padre di una nota sciatrice Patrizia Bassis, cessa come la Magoni ma discesista, o già il nome onomatopeico, cacofonico, antroposturzico era premonitore...); eccola a voi in tutto il suo splendore (mah...):

 

Insomma, non era certo un bel vedere ma, non si può dire che mi era sconosciuto, quindi …

Mi era rimasto impresso nella mente (o in quel che ne rimane) la descrizione della strada da seguire per arrivare alla nuova casa - colera: " Guarda l'edicola, c'è un passaggio laterale che ti porterà dietro di essa, vai."

A parte il fatto che secondo me il mondo finiva all'edicola, non è che amavo molto il fatto di dover superare le Colonne D'Ercole per entrare lì dove …. insomma mi avete capito …. ma quindi do' cazz' dovevo anda'????

Allora mi avvicino all'edicola e …….. ecco il passaggio segreto!

 

Cosa ci sarà lì dietro???

Lo scoprirete nella prossima puntata del fotoromanzo: COLERA, intitolata: L' AVVICINAMENTO

Fine della 1° puntata.

 
 
Alessandro Febbo
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